Adnkronos

Al via tavolo artigiani-sindacati su riforma modello contrattuale
Pubblicato il: 09/03/2016 15:15
Via al confronto tra le Confederazioni artigiane e Cgil, Cisl e Uil sulla riforma del modello contrattuale. Dopo le pmi di Confapi oggi al tavolo del negoziato siedono, insieme ai sindacati, Confartigianato Imprese, Cna Casartigiani e Claai. Obiettivo: ridare nuove gambe all’accordo del 2009. Un modello, quello a cui guardano le imprese, che deve prevedere due livelli di contrattazione, nazionale e territoriale, “con pari cogenza, valorizzando la bilateralità e realizzando soluzioni di welfare su misura per il settore”.
E a livello nazionale deve trovare spazio, per gli artigiani, una garanzia minima salariale e normativa, con un secondo livello territoriale “con cui leggere e tradurre le differenze reali nelle condizioni sociali, economiche e occupazionali del Paese”. Necessario, per le imprese, anche un taglio drastico del numero dei contratti nell’artigianato che interessano oltre 1 milione di lavoratori, ma che, hanno detto, dovranno poter essere applicati anche alle piccole imprese.
All’incontro hanno partecipato i presidenti di Confartigianato, Giorgio Merletti, di Cna, Daniele Vaccarino, di Casartigiani, Giacomo Basso, e Marco Accornero, segretario generale di Claai. Per i sindacati sono intervenuti il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, il segretario confederale della Uil, Tiziana Bocchi.

 

Libero Quotidiano.it
Roma, 9 mar.  – Via al confronto tra le Confederazioni artigiane e Cgil, Cisl e Uil sulla riforma del modello contrattuale. Dopo le pmi di Confapi oggi al tavolo del negoziato siedono, insieme ai sindacati, Confartigianato Imprese, Cna Casartigiani e Claai. Obiettivo: ridare nuove gambe all’accordo del 2009. Un modello, quello a cui guardano le imprese, che deve prevedere due livelli di contrattazione, nazionale e territoriale, “con pari cogenza, valorizzando la bilateralità e realizzando soluzioni di welfare su misura per il settore”.
E a livello nazionale deve trovare spazio, per gli artigiani, una garanzia minima salariale e normativa, con un secondo livello territoriale “con cui leggere e tradurre le differenze reali nelle condizioni sociali, economiche e occupazionali del Paese”. Necessario, per le imprese, anche un taglio drastico del numero dei contratti nell’artigianato che interessano oltre 1 milione di lavoratori, ma che, hanno detto, dovranno poter essere applicati anche alle piccole imprese.
All’incontro hanno partecipato i presidenti di Confartigianato, Giorgio Merletti, di Cna, Daniele Vaccarino, di Casartigiani, Giacomo Basso, e Marco Accornero, segretario generale di Claai. Per i sindacati sono intervenuti il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, il segretario confederale della Uil, Tiziana Bocchi.

il Tempo.it

Roma, 9 mar. (Labitalia) – Via al confronto tra le Confederazioni artigiane e Cgil, Cisl e Uil sulla riforma del modello contrattuale. Dopo le pmi di Confapi oggi al tavolo del negoziato siedono, insieme ai sindacati, Confartigianato Imprese, Cna Casartigiani e Claai. Obiettivo: ridare nuove gambe all’accordo del 2009. Un modello, quello a cui guardano le imprese, che deve prevedere due livelli di contrattazione, nazionale e territoriale, “con pari cogenza, valorizzando la bilateralità e realizzando soluzioni di welfare su misura per il settore”. E a livello nazionale deve trovare spazio, per gli artigiani, una garanzia minima salariale e normativa, con un secondo livello territoriale “con cui leggere e tradurre le differenze reali nelle condizioni sociali, economiche e occupazionali del Paese”. Necessario, per le imprese, anche un taglio drastico del numero dei contratti nell’artigianato che interessano oltre 1 milione di lavoratori, ma che, hanno detto, dovranno poter essere applicati anche alle piccole imprese. All’incontro hanno partecipato i presidenti di Confartigianato, Giorgio Merletti, di Cna, Daniele Vaccarino, di Casartigiani, Giacomo Basso, e Marco Accornero, segretario generale di Claai. Per i sindacati sono intervenuti il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, il segretario confederale della Uil, Tiziana Bocchi.

 

it.finance.Yahoo.com

Roma, 9 mar. (askanews) – Si è aperto oggi a Roma il tavolo di confronto sulla riforma del modello contrattuale e sulla rappresentanza tra le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi – Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai – e Cgil, Cisl e Uil.
All’incontro – si legge in una nota – hanno partecipato i Presidenti di Confartigianato Giorgio Merletti, di Cna Daniele Vaccarino, di Casartigiani Giacomo Basso, e Marco Accornero, Segretario Generale di Claai. Per i Sindacati sono intervenuti il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso, il Segretario Confederale della Cisl, Gigi Petteni, il Segretario Confederale della Uil, Tiziana Bocchi.
Per i vertici delle organizzazioni imprenditoriali il confronto deve partire dalla consapevolezza della profonda innovazione, dell’alta qualità produttiva e della capacità competitiva che oggi caratterizzano le imprese ‘a valore artigiano’ per offrire loro un sistema contrattuale capace di valorizzarne le potenzialità.
I rappresentanti delle confederazioni artigiane hanno posto ai sindacati la necessità di costruire una saggia e coraggiosa revisione del modello contrattuale che si innesti sulle innovazioni già introdotte nel 2004 che definiscono due livelli, nazionale e territoriale, con pari cogenza, valorizzano la bilateralità e realizzano soluzioni di welfare su misura per il settore.
A giudizio dei rappresentanti delle Confederazioni artigiane, la contrattazione nazionale deve essere il livello di garanzia minima salariale e normativa, mentre il secondo livello territoriale deve saper leggere e tradurre le differenze reali nelle condizioni sociali, economiche e occupazionali del Paese. Inoltre, si sono detti disponibili ad una drastica riduzione del numero dei contratti nell’artigianato che interessano oltre 1 milione di lavoratori, ma che – hanno detto – dovranno poter essere applicati anche alle piccole imprese.
I leader delle organizzazioni dell’artigianato hanno sottolineato ai sindacati l’importanza di salvaguardare l’autonomia del tavolo di confronto rispetto agli altri tavoli, così come autonoma e originale chiedono sia la soluzione da individuare sul tema della rappresentanza e della sua misurazione.

 

Rassegna.it

Al via il tavolo sulla riforma del modello contrattuale e sulla rappresentanza, prossimo incontro 24 marzo. La nota congiunta: “Necessario definire relazioni industriali moderne, attente all’evoluzione delle imprese artigiane”
Foto Marco Merlini
Si è aperto oggi (9 marzo) a Roma il tavolo di confronto sulla riforma del modello contrattuale e sulla rappresentanza tra le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi – Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai – e Cgil, Cisl e Uil. E’ quanto si apprende da una nota congiunta.
Alla riunione hanno partecipato i presidenti di Confartigianato Giorgio Merletti, di Cna Daniele Vaccarino, di Casartigiani Giacomo Basso, e Marco Accornero, segretario generale di Claai. Per i sindacati sono intervenuti il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il segretario confederale della Cisl Gigi Petteni, il segretario confederale della Uil Tiziana Bocchi.
Le confederazioni dell’artigianato e Cgil, Cisl e Uil “hanno convenuto sull’importanza di definire un sistema contrattuale che salvaguardi la positiva esperienza di relazioni industriali consolidate nell’artigianato, che ha portato alla riforma del sistema contrattuale avviata nel 2004, e che preveda anche uno specifico accordo sulla rappresentanza”.
Le parti “hanno inoltre condiviso la necessità di costruire una revisione del modello contrattuale attento all’evoluzione delle imprese artigiane, per offrire loro strumenti di contrattazione utili a valorizzarne la produttività e la capacità competitiva”.
I rappresentanti delle Confederazioni artigiane e di Cgil, Cisl e Uil si incontreranno di nuovo il prossimo 24 marzo e nell’occasione definiranno i temi oggetto del confronto.
Archiviato in: Contratti e accordi