“Se l’idea del Governo è veramente quella di intervenire sulle pensioni in maniera decisa e senza
penalizzazioni troppo onerose per i cittadini allora noi siamo d`accordo: ci piace l`approccio del ministro Poletti e in primis l’ipotesi di un’uscita anticipata delle donne per neutralizzare lo scalino in arrivo nel settore privato previsto dalla legge Fornero“. Lo dichiara, in una nota, il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco Accornero.

“La cosiddetta ‘opzione donna’ per chi ha 62-63 anni di età e 35 di contributi è sicuramente un buona ipotesi da cui partire, ma Il taglio dell’assegno non deve superare il 10%: ormai siamo il Paese che ha l’età pensionabile più alta d’Europa e l’unico con un sistema puramente contributivo e quindi per noi l’età pensionabile va abbassata soprattutto per determinati lavori usuranti come quelli che riguardano larga parte del mondo degli artigiani“, aggiunge Accornero.

“Siamo d`accordo anche sull’ipotesi di uscita anticipata dal lavoro purchè riguardi tutti i lavoratori, in particolare gli autonomi e gli artigiani che hanno perso il lavoro a pochi anni dalla pensione e anche con l’idea di una ‘pensione di solidarieta’ che consenta di raggiungere l’età di vecchiaia al riparo da questa crisi che ha appesantito in questi anni gli artigiani italiani, rendendoli più poveri“, prosegue.

“L’importante è non creare figli di un Dio minore: se questa riforma va attuata occorre che valga per tutti, dipendenti e autonomi”, conclude il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane.