Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per prorogare dal 31 marzo al 21 aprile la scadenza per fare domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali e dare tempo a Equitalia e agli altri enti della riscossione di rispondere ai contribuenti non più entro il 31 maggio ma entro il 15 giugno.

Le operazioni di “definizione agevolata dei ruoli” stanno andando avanti da diverse settimane con un ritmo molto sostenuto: a quasi 5 mesi dall’avvio, sono circa 600mila le istanze presentate. E il sito di Equitalia ha registrato un milione e mezzo di accessi da quando è stato varato il provvedimento. Però era evidente che, nonostante lo sforzo notevole della società di riscossione, la proroga degli orari di apertura, i tempi erano troppo stretti per la definizione di tutte le operazioni.

Nelle prime settimane in effetti la rottamazione era partita molto lentamente, e infatti al 31 dicembre 2016 il numero di istanze presentate era appena 13.200. Il ritmo delle ultime settimane fa sperare invece che si possa arrivare a recuperare 2,3 miliardi di gettito, un buon risultato anche se inizialmente si erano ipotizzati 3,4 miliardi.

È possibile fare domanda per tutti i carichi affidati a Equitalia per la riscossione tra il 2000 e il 2016.

E’ possibile ottenere una rateizzazione fino a un massimo di cinque tranche. Il conteggio esatto sarà reso noto entro il 15 giugno con una lettera che comunicherà l’ammontare complessivo della somma dovuta, la scadenza delle eventuali rate e i relativi bollettini di pagamento. Per il pagamento in un’unica soluzione il termine è luglio.