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MADE IN ITALY: CLAAI, EXPORT A RISCHIO CON SANZIONI RUSSIA(AGENPARL) – Roma, 19 mar. – “C’è il serio rischio che l’applicazione delle sanzioni alla Russia e l’inasprimento
dei rapporti con il governo Putin mettano a repentaglio un mercato importante per l’export italiano come quello
russo, soprattutto per il settore legno-arredo, ma anche per oreficeria, calzature, tessile e per l’artigianato”.Lo dichiara il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane, Marco Accornero, in relazione alle sanzioni annunciate dall’Unione europa nei confronti della Russia per la vicenda della Crimea.”Il mondo artigiano – prosegue Accornero – potrebbe risentire in modo pesante di questa crisi: soltanto alla fine dell’anno scorso, l’Italia aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca: il nostro governo e l’Ue non possono non tenerne conto”.

“Nel 2013 – sottolinea il segretario generale di Claai – l’ammontare dei volumi commerciali Russia-Italia è aumentato del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e gli investimenti russi in Italia negli ultimi quattro anni si sono quadruplicati toccando quota 366 milioni di euro, mentre gli investimenti tricolore sono cresciuti a 730 milioni di euro”.

“La nostra previsione –  prosegue Accornero – stima una crescita media del 7,5% degli scambi commerciali, con l’export del ‘made in Italy’ in potenziale crescita a ritmi sostenutissimi nei prossimi quattro anni, pari al 10,5%, passando dagli 11 miliardi odierni ai 16 miliardi nel 2017”.

“La domanda di prodotti di qualità da parte dei russi – conclude – senza dubbio influisce positivamente sulle esportazioni tricolore, attenuando il saldo negativo delle importazioni legato alla dipendenza energetica del nostro Paese”.
com/mgl
191345 MAR 14

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LPN-Ucraina, Claai: Export made in Italy a rischio con sanzioni Russia

Roma, 19 mar. (LaPresse) – “C’è il serio rischio che l’applicazione delle sanzioni alla Russia e l’inasprimento dei rapporti con il governo Putin mettano a repentaglio un mercato importante per l’export italiano come quello russo, soprattutto per il settore legno-arredo, ma anche per oreficeria, calzature, tessile e per l’artigianato”. Lo dichiara il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane, Marco Accornero, in relazione alle sanzioni annunciate dall’Unione europa nei confronti della Russia per la vicenda della Crimea. “Il mondo artigiano – prosegue Accornero – potrebbe risentire in modo pesante di questa crisi: soltanto alla fine dell’anno scorso, l’Italia aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca: il nostro governo e l’Ue non possono non tenerne conto”.

(Segue)

gcb/ead
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LPN-Ucraina, Claai: Export made in Italy a rischio con sanzioni Russia-2-

Roma, 19 mar. (LaPresse) – “Nel 2013 – sottolinea il segretario generale di Claai – l’ammontare dei volumi commerciali Russia-Italia è aumentato del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e gli investimenti russi in Italia negli ultimi quattro anni si sono quadruplicati toccando quota 366 milioni di euro, mentre gli investimenti tricolore sono cresciuti a 730 milioni di euro”. “La nostra previsione – prosegue Accornero – stima una crescita media del 7,5% degli scambi commerciali, con l’export del ‘made in Italy’ in potenziale crescita a ritmi sostenutissimi nei prossimi quattro anni, pari al 10,5%, passando dagli 11 miliardi odierni ai 16 miliardi nel 2017”. “La domanda di prodotti di qualità da parte dei russi – conclude – senza dubbio influisce positivamente sulle esportazioni tricolore, attenuando il saldo negativo delle importazioni legato alla dipendenza energetica del nostro Paese”.

gcb/ead
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Ucraina, artigiani Claai: Export made in Italy a rischio con sanzioni Russia

(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 19 MAR – “C’e’ il serio rischio che l’applicazione delle sanzioni alla Russia e l’inasprimento dei rapporti con il governo Putin mettano a repentaglio un mercato importante per l’export italiano come quello russo, soprattutto per il settore legno-arredo, ma anche per oreficeria, calzature, tessile e per l’artigianato”. Lo dichiara il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane, Marco Accornero, in relazione alle sanzioni annunciate dall’Unione europea nei confronti della Russia. “Il mondo artigiano potrebbe risentire in modo pesante di questa crisi: soltanto alla fine dell’anno scorso, l’Italia aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca: il nostro governo e l’Ue non possono non tenerne conto. Nel 2013 – sottolinea il segretario generale di Claai – l’ammontare dei volumi commerciali Russia-Italia e’ aumentato del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e gli investimenti russi in Italia negli ultimi quattro anni si sono quadruplicati toccando quota 366 milioni di euro, mentre gli investimenti tricolore sono cresciuti a 730 milioni di euro. La nostra previsione –  prosegue Accornero – stima una crescita media del 7,5 per cento degli scambi commerciali, con l’export del ‘made in Italy’ in potenziale crescita a ritmi sostenutissimi nei prossimi quattro anni, pari al 10,5 per cento, passando dagli 11 miliardi odierni ai 16 miliardi nel 2017. La domanda di prodotti di qualita’ da parte dei russi – conclude – senza dubbio influisce positivamente sulle esportazioni tricolore, attenuando il saldo negativo delle importazioni legato alla dipendenza energetica del nostro Paese.
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UCRAINA. CLAAI:EXPORT MADE IN ITALY A RISCHIO CON SANZIONI RUSSIA

(DIRE) Roma, 19 mar. – “C’e’ il serio rischio che l’applicazione delle sanzioni alla Russia e l’inasprimento dei rapporti con il governo Putin mettano a repentaglio un mercato importante per l’export italiano come quello russo, soprattutto per il settore legno-arredo, ma anche per oreficeria, calzature, tessile e per l’artigianato”. Lo dice il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane, Marco Accornero, in relazione alle sanzioni annunciate dall’Unione europa nei confronti della Russia per la vicenda della Crimea.   “Il mondo artigiano- prosegue Accornero- potrebbe risentire in modo pesante di questa crisi: soltanto alla fine dell’anno scorso, l’Italia aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure
doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca: il nostro governo e l’Ue non possono non tenerne conto”.     “Nel 2013- sottolinea il segretario generale di Claai- l’ammontare dei volumi commerciali Russia-Italia e’ aumentato del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e gli investimenti russi in Italia negli ultimi quattro anni si sono quadruplicati toccando quota 366 milioni di euro, mentre gli investimenti tricolore sono cresciuti a 730 milioni di euro”.    “La nostra previsione- prosegue Accornero- stima una crescita media del 7,5% degli scambi commerciali, con l’export del ‘made in Italy’ in potenziale crescita a ritmi sostenutissimi nei prossimi quattro anni, pari al 10,5%, passando dagli 11 miliardi odierni ai 16 miliardi nel 2017”.    “La domanda di prodotti di qualita’ da parte dei russi- conclude- senza dubbio influisce positivamente sulle esportazioni tricolore, attenuando il saldo negativo delle importazioni legato alla dipendenza energetica del nostro Paese”.
  (Elp/ Dire)
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Ucraina: Claai, export made in Italy a rischio con sanzioni

   (ANSA) – ROMA, 19 MAR – Sono a rischio le esportazioni di
tutti i prodotti dell’artigianato made in Italy con le sanzioni
applicate alla Russia dalla Ue. A farlo notare e’ la
Confederazione libere associazioni artigiane italiane (Claai).
”C’e’ il serio rischio che l’applicazione delle sanzioni e
l’inasprimento dei rapporti con il governo Putin mettano a
repentaglio questo importante mercato per l’export italiano –
dichiara il segretario generale della Confederazione, Marco
Accornero – soprattutto per il settore legno-arredo ma anche per
oreficeria, calzature, tessile e per l’artigianato in genere”.
Accornero ricorda, infatti, che soltanto alla fine dell’anno
scorso, l’Italia aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7
intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure
doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca, ”un
fatto di cui Italia e Ue – precisa il segretario – non possono
non tenerne conto”. Accornero sottolinea anche che l’ammontare
dei volumi commerciali Russia-Italia nel 2013 e’ aumentato del
25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con
investimenti russi in Italia che negli ultimi 4 si sono
quadruplicati toccando 366 milioni di euro, mentre gli
investimenti tricolore sono cresciuti a 730 milioni.
L’associazione, infine, stima una crescita media del 7,5% degli
scambi commerciali, con l’export made in Italy in potenziale
crescita pari al 10,5%, passando dagli 11 miliardi di oggi ai 16
nel 2017. (ANSA).
 
Y49
19-MAR-14 15:54
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Ucraina: Claai, made in Italy a rischio con sanzioni Russia =
(AGI) – Roma, 19 mar. – “C’e’ il serio rischio che
l’applicazione delle sanzioni alla Russia e l’inasprimento dei
rapporti con il governo Putin mettano a repentaglio un mercato
importante per l’export italiano come quello russo, soprattutto
per il settore legno-arredo, ma anche per oreficeria,
calzature, tessile e per l’artigianato”. Lo dichiara il
segretario generale della Confederazione libere associazioni
artigiane italiane, Marco Accornero, in relazione alle sanzioni
annunciate dall’Unione europa nei confronti della Russia per la
vicenda della Crimea. (AGI)
Rmz/Pit  (Segue)
191632 MAR 14

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Ucraina: Claai, made in Italy a rischio con sanzioni Russia (2)=
(AGI) – Roma, 19 mar. – “Il mondo artigiano – prosegue
Accornero – potrebbe risentire in modo pesante di questa crisi:
soltanto alla fine dell’anno scorso, l’Italia aveva concluso
ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la
Russia per favorire le procedure doganali per le imprese
italiane che esportano verso Mosca: il nostro governo e l’Ue
non possono non tenerne conto”. “Nel 2013 – sottolinea il
segretario generale di Claai – l’ammontare dei volumi
commerciali Russia-Italia e’ aumentato del 25% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente e gli investimenti russi in
Italia negli ultimi quattro anni si sono quadruplicati toccando
quota 366 milioni di euro, mentre gli investimenti tricolore
sono cresciuti a 730 milioni di euro”. “La nostra previsione –
prosegue Accornero – stima una crescita media del 7,5% degli
scambi commerciali, con l’export del ‘made in Italy’ in
potenziale crescita a ritmi sostenutissimi nei prossimi quattro
anni, pari al 10,5%, passando dagli 11 miliardi odierni ai 16
miliardi nel 2017”. “La domanda di prodotti di qualita’ da
parte dei russi – conclude Accornero – senza dubbio influisce
positivamente sulle esportazioni tricolore, attenuando il saldo
negativo delle importazioni legato alla dipendenza energetica
del nostro Paese”. (AGI)
Rmz/Pit
191632 MAR 14

>ANSA-BOX/ UCRAINA:ALLARME IMPRESE, RISCHIO EXPORT MADE IN ITALY 
 
Confindustria,Russia partner strategico; Guidi, inficia crescita (ANSA) – ROMA, 19 MAR – Calzature, mobili, moda, agroalimentare: sono i settori di punta del Made in Italy piu’ esposti a un eventuale escalation delle sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina. A lanciare l’allarme e’ la Confindustria nella Congiuntura flash. Le tensioni tra Usa-Ue e Russia ”potrebbero incidere globalmente sulla fiducia dei consumatori e delle imprese e sugli scambi”, afferma l’associazione degli industriali ricordando il ruolo della Russia, quale ”partner commerciale strategico” con 11 miliardi di import dall’Italia. Insomma, la crisi Ucraina potrebbe colpire un export vitale per le tante imprese, soprattutto Pmi, che tirano il fiato grazie ai successi sui mercati esteri, dell’Est Europa in particolare, a fronte di consumi interni con l’encefalogramma piatto. Conferma il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi: ”In un momento in cui si iniziava ad innescare, almeno la sensazione, di un ciclo di ripresa tutto questo potrebbe inficiare, non poco, le previsioni di crescita dell’anno prossimo”. Se le sanzioni diventano commerciali, ha detto Guici c’e’ ”il rischio che la Russia” possa prendere ”contromisure che nemmeno sarebbero proporzionate, ma peggiori”. L’augurio per il ministro ”e’ che si riesca a trovare un equilibrio”. ”La preoccupazione serpeggia tra le aziende – dice all’ANSA il presidente della Cna Daniele Vaccarino – anche se ancora non si accusa una diminuzione della quota di export. Le preoccupazioni riguardano il fatto che possa accadere in futuro verso un mercato in netto miglioramento”. Soltanto alla fine del 2013, l’Italia aveva concluso ben 21 accordi bilaterali e 7 intese intergovernative con la Russia per favorire le procedure doganali per le imprese italiane che esportano verso Mosca, sottolinea la Claai, Confederazione libere associazioni artigiane italiane. L’ammontare dei volumi commerciali Russia-Italia nel 2013 e’ aumentato del 25% rispetto all’anno precedente, con investimenti russi in Italia che negli ultimi 4 si sono quadruplicati toccando 366 milioni di euro, mentre gli investimenti tricolore sono cresciuti a 730 milioni. La Claai stima una crescita media del 7,5% degli scambi commerciali, con l’export made in Italy in potenziale crescita pari al 10,5%, passando dagli 11 miliardi di oggi ai 16 nel 2017. Le banche italiane sono invece le seconde, dopo quelle francesi, per esposizione in Russia. Secondo gli ultimi dati della Bri il totale delle banche Ue e’ esposto per 184 milioni di dollari contro i soli 36 mld delle banche Usa (ma con in piu’ 92 potenziali per garanzie e derivati). Gli istituti italiani sono esposti per 28 miliardi poco prima di quelli tedeschi (23 miliardi) e dietro alla Francia 50,8 miliardi.(ANSA). BRB 19-MAR-14 20:59 NNNN