Siamo del tutto contrari all’introduzione di sanzioni per coloro che non si sono ancora adeguati all’obbligo di disporre del Pos per consentire pagamenti con bancomat e carte di credito. Si tratta di una azione vessatoria a danno di chi, in piena crisi, non può permettersi pure i costi di attivazione e i canoni del servizio.”

Risponde così la Claai alle voci secondo cui sarebbero in arrivo sanzioni per imprese e professionisti che non si sono ancora adeguati all’obbligo del Pos.

Nel disegno di Legge n° 1747 presentato in Senato a gennaio, infatti, sono previste sanzioni di 500 euro per chi risulterà sprovvisto del dispositivo Pos.

Attualmente – spiega il segretario generale della Claai, Marco Accornero -, l’obbligo per imprese e professionisti di permettere il pagamento ai propri clienti attraverso l’utilizzo di carte di credito e bancomat non prevede sanzioni ed è in vigore dal 30 giugno 2014, per importi superiori a 30 euro. Se in diversi ancora non si sono adeguati occorre guardare più all’appesantimento di ulteriori costi che andrebbero ad incidere sui già magri bilanci aziendali, e a tutto vantaggio delle banche, piuttosto che alla mancanza di multe per chi non si adegua.”

Il Ddl in discussione prevede – conclude Accornero -, oltre alla sanzione di 500 euro, l’obbligo di adeguamento entro 30 giorni e 60 giorni di tempo dalla sanzione per comunicare l’adeguamento alla Guardia di Finanza. Se non si provvede ancora a regolarizzare scatta un’ulteriore sanzione di mille euro e si può arrivare anche alla sospensione dell’attività fino a che non si provveda a regolarizzarsi. Un provvedimento, se così approvato, francamente eccessivo. In un Paese dove l’utilizzo della moneta elettronica è ancora scarso, i costi per apparecchio e canone non verrebbero ammortizzati a causa delle poche transazioni. Invitiamo il Parlamento a tenerne conto.”