“Un default della Grecia va evitato perché avrebbe effetti deleteri per le piccole e medie imprese italiane, il cui accesso al credito diventerebbe ancor più difficile, se non addirittura impossibile“. Lo dichiara, in una nota, il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco Accornero.

“L’Italia, ‎alla luce delle riforme messe in atto, dalla spending review, al lavoro e alle pensioni, e’ stata messa in sicurezza e quindi non e’ accostabile al caso Grecia, ma occorre scongiurare il rischio di un effetto domino nei confronti degli altri Paesi dell’Unione europea“, sottolinea Accornero.

“Le imprese italiane hanno iniziato da poco a usare denaro a buon mercato per nuovi investimenti: in una situazione precaria tutto verrebbe frenato”, aggiunge. “Il rischio non sarebbe quello di un contagio economico vero e proprio, bensì di una sfiducia generale che stroncherebbe sul nascere una ripresa timida e non ancora consolidata”.

“Certo – conclude il segretario Accornero -, non si può e non si deve soprassedere sulle precise e gravi responsabilità della Grecia, che deve essere chiamata a rispondere con responsabilità ai propri debiti e la cui paventata uscita dal sistema monetario unico europeo se non dalla stessa Unione Europea non può fungere da spada di Damocle ricattatoria nei confronti degli altri Paesi membri.”