“Condividiamo l’idea di un polo tecnologico-universitario per il dopo Expo, purchè siano riservati spazi di coinvolgimento per le micro, piccole e medie imprese con meno di dieci dipendenti e per i settori artigiani di eccellenza”.

La Claai esprime apprezzamento per l’ ipotesi, sempre più accreditata, di presentare un bando che definisca l’utilizzo e l’assegnazione futura dei terreni che ospiteranno l’Esposizione Universale dal prossimo maggio a fine ottobre, con l’indirizzo di dare vita a un polo che ospiti attività produttive altamente innovative e tecnologiche, affiancate alla nuova sede universitaria del Politecnico.

L’idea di dedicare i grandi spazi lasciati liberi da Expo alla creazione di un centro specializzato in innovazione tecnologica – sottolinea il segretario generale della Claai, Marco Accornero -, dove il connubio tra attività di ricerca e produzione rappresenti un valore aggiunto alle già notevoli potenzialità imprenditoriali e universitarie italiane, ci appare la più idonea alla nuova destinazione d’uso dell’area post evento.”

In quel contesto però – rimarca Accornero -, ci pare doveroso che trovino collocazione anche realtà artigiane di eccellenza e micro e piccole aziende fortemente orientate allo sviluppo tecnologico, che già oggi rappresentano un fiore all’occhiello dell’ imprenditoria italiana nel mondo. Occorre dare loro la possibilità di inserirsi nel contesto specializzato che si andrà polarizzando nell’area, trovando formule nei bandi che sono allo studio che consentano anche alle micro e piccole realtà di trovare adeguato spazio e collocazione.”