Il provvedimento licenziato ieri sera dal Governo accolto con soddisfazione dagli artigiani. Importante che sia semplice, poco oneroso e tuteli da ulteriori accertamenti presuntivi.

“Un provvedimento positivo,  atteso dalle imprese in un momento in cui si tenta di superare anni di crisi  e si procede verso un  cambiamento della normativa fiscale.” 

La Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane esprime apprezzamento con riguardo al decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri in cui fa la sua comparsa la “pace fiscale“, la sanatoria tributaria che permetterà di mettersi in regola con l’erario anche in caso di cartelle esattoriali e di contenziosi con il fisco, oltre che di potenziali accertamenti fiscali, ma con il tetto fissato a 100mila euro, pagando il 20 per cento sui redditi autodenunciati con dichiarazione integrativa tramite ravvedimento operoso. A condizione che il contribuente abbia comunque presentato la dichiarazione negli anni di riferimento.

Accogliamo questa misura con soddisfazione – commenta il segretario generale della Claai, Marco Accornero -. Come avviene in altri Paesi europei, è opportuno procedere a una sanatoria periodicamente, tenuto conto della particolare complessità delle regole tributarie e della crisi decennale che abbiamo alle spalle.” 

“L’importante – prosegue Accornero – è che le norme per aderire alla “pace fiscale” siano semplici nella loro applicazione, non comportando oneri elevati per il disbrigo della pratica. Un altro importante elemento che verificheremo nei contenuti, è che l’imprenditore che farà spontaneamente la dichiarazione integrativa per regolarizzare la sua posizione dovrà avere garanzie e certezze di essere tutelato da ulteriori accertamenti, soprattutto di natura presuntiva.” 

canali per mettersi in regola attraverso la “pacificazione fiscale saranno almeno quattro-cinque: dalla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente di riscossione fino al 2017 al saldo e stralcio delle mini cartelle sotto i mille euro dal 2000 al 2010, alla definizione dei carichi europei, alle controversie tributarie, agli atti del procedimento di accertamento e ai processi verbali di constatazione fino alle dichiarazioni integrative speciali.