Ciò che era stato fatto uscire dalla porta ieri per mano del Parlamento, è stato fatto rientrare oggi dalla finestra dal Governo“.

Suscita indignazione e scandalo alla Claai la notizia del ddl approvato nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio dal Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Flavio Zanonato, inerente la riforma dell’Rc auto.

Il testo vagliato dal Governo – sostiene il segretario generale Marco Accorneroappare identico a quello dell’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” stralciato il giorno prima in Parlamento. La soddisfazione espressa solo 24 ore prima per l’accoglimento delle critiche del mondo artigiano per un provvedimento che avrebbe messo a repentaglio il 30% delle carrozzerie italiane, circa 4500 imprese per circa 15mila posti di lavoro a rischio, si scontra oggi violentemente contro un muro. Non ci resta che esternare la nostra profonda indignazione per quanto accaduto e ribadire che con questa iniziativa si mina la libertà di scelta dei consumatori e si decreta la morte di tutte quelle imprese di carrozzerie che non saranno in grado di avviare convenzioni con le compagnie assicurative.”

“Non bastano le rassicurazioni – conclude Accornero – con riguardo a possibili allentamenti al divieto di cessione del credito del danneggiato al suo carrozziere di fiducia. Al momento, siamo di fronte a un blitz che non può non indignare e che ci vede confermare il sostegno a tutta la categoria degli autoriparatori carrozzieri nel riaffermare le profonde critiche e perplessità verso un provvedimento che continueremo ad osteggiare e per il quale chiederemo modifiche sostanziali nei passaggi parlamentari.”