Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica che in una riunione svoltasi ieri con il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’INAIL e tutte le parti sociali, è stato rilevato che, nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, persistono esigenze di contrasto del diffondersi della pandemia da COVID-19.

I partecipanti alla riunione hanno confermato unanimemente di ritenere operante il Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID negli ambienti di lavoro del 6 aprile 2021 nella sua interezza e di impegnarsi a garantirne l’applicazione, utilizzo di mascherine compreso, mantenendo validi gli accordi giù in corso.
Con la pubblicazione del verbale della riunione verranno resi noti tutti i dettagli.
Le imprese hanno chiesto al Governo come operare per essere in regola sul fronte della salute e della sicurezza. L’articolo 2087 del Codice Civile prevede che il datore di lavoro è responsabile diretto su salute e sicurezza. Se un dipendente contagiato sul luogo di lavoro chiamasse in giudizio l’imprenditore, il titolare dell’impresa dovrebbe dimostrare di aver fatto tutto quello che era possibile per limitare i rischi per i dipendenti. Il protocollo esistente e applicato sarebbe in questo caso uno “scudo” giuridico a tutela del datore di lavoro.

Governo e parti sociali si ritroveranno entro il prossimo 30 giugno per un nuovo aggiornamento.