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DIRE

RIFIUTI. CLAAI: DL COMPETITIVITA', NUOVA CLASSIFICAZIONE FOLLIA

PENALIZZERA' SOPRATTUTTO I PICCOLI PRODUTTORI ARTIGIANI (DIRE) Roma,
19 feb. - "La nuova classificazione dei rifiuti, prevista nel decreto
competitivita', e' l'ennesima follia burocratica che penalizzera'
soprattutto i piccoli produttori artigiani". Lo dichiara, in una nota,
il segretario generale della Confederazione libere associazioni
artigiane italiane (Claai), Marco Accornero. "I problemi- spiega
Accornero- sorgono quando un rifiuto e' classificato con codici
speculari, uno 'pericoloso' e uno 'non pericoloso': per stabilire se
il rifiuto e' pericoloso o meno devono essere determinate le
proprieta' di pericolo che possiede. Anche un modesto produttore di
rifiuti, dal parrucchiere al carrozziere, rischia di dover studiare
nozioni da Politecnico per riuscire a classificare correttamente i
propri rifiuti". In piu' "quando le sostanze presenti in un rifiuto
non sono note o non possono essere determinate, il rifiuto viene
classificato automaticamente come pericoloso: e' una circostanza che
moltiplichera', in molti casi inutilmente, il numero dei cosiddetti
rifiuti pericolosi, facendo impennare i costi di gestione e di
smaltimento per le imprese", aggiunge il segretario generale
dellaClaai. Con questa norma sono diventati pericolosi, "a mero titolo
presuntivo, parecchi rifiuti che prima non erano considerati tali, del
tutto simili a quelli prodotti dai privati cittadini e smaltiti con la
raccolta urbana, con pesanti conseguenze sanzionatorie e gestionali
per i gestori e per i produttori, soprattutto per quelle realta' di
piccole dimensioni come gli artigiani. Infatti questi rifiuti non
potranno piu' essere gestiti negli stessi impianti utilizzati fino a
oggi: il sistema nazionale di smaltimento e di recupero rischia il
collasso". Quindi, "facciamo appello al Governo affinche' si renda
conto della grave situazione che si e' creata", conclude Accornero.
(Com/Set/ Dire) 14:31 19-02-15 NNNN

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LAPRESSE

LPN-Rifiuti, Claai: Nuova classificazione è follia burocratica

Roma, 19 feb. (LaPresse) - "La nuova classificazione dei rifiuti,
prevista nel decreto competitività, è l'ennesima follia burocratica
che penalizzerà soprattutto i piccoli produttori artigiani". Lo
dichiara, in una nota, il segretario generale della Confederazione
libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco Accornero. "I
problemi - spiega Accornero - sorgono quando un rifiuto è classificato
con codici speculari, uno 'pericoloso' e uno 'non pericoloso': per
stabilire se il rifiuto è pericoloso o meno devono essere determinate
le proprietà di pericolo che possiede; anche un modesto produttore di
rifiuti, dal parrucchiere al carrozziere, rischia di dover studiare
nozioni da Politecnico per riuscire a classificare correttamente i
propri rifiuti". "In più - aggiunge - quando le sostanze presenti in
un rifiuto non sono note o non possono essere determinate, il rifiuto
viene classificato automaticamente come pericoloso: è una circostanza
che moltiplicherà, in molti casi inutilmente, il numero dei cosiddetti
rifiuti pericolosi, facendo impennare i costi di gestione e di
smaltimento per le imprese". "Con questa norma - sottolinea - sono
diventati pericolosi, a mero titolo presuntivo, parecchi rifiuti che
prima non erano considerati tali, del tutto simili a quelli prodotti
dai privati cittadini e smaltiti con la raccolta urbana, con pesanti
conseguenze sanzionatorie e gestionali per i gestori e per i
produttori, soprattutto per quelle realtà di piccole dimensioni come
gli artigiani". "Infatti questi rifiuti - spiega il segretario
dellaClaai - non potranno più essere gestiti negli stessi impianti
utilizzati fino a oggi: il sistema nazionale di smaltimento e di
recupero rischia il collasso". "Facciamo appello al Governo affinchè
si renda conto della grave situazione che si è creata: in questo modo
si accentua la già precaria salute di tante aziende. Occorre mettere
in campo delle deroghe ed esonerare totalmente i piccoli produttori di
rifiuti", conclude il segretario generale della Claai. lal 191423 Feb
2015
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IL VELINO

Rifiuti, Claai: nuova classificazione in dl competitivita' e' follia burocratica

 (ilVelino/AGV NEWS) Roma, 19 FEB - "La nuova classificazione dei
rifiuti, prevista nel decreto competitivita', e' l'ennesima follia
burocratica che penalizzera' soprattutto i piccoli produttori
artigiani". Lo dichiara, in una nota, il segretario generale della
Confederazione libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco
Accornero. "I problemi - spiega Accornero - sorgono quando un rifiuto
e' classificato con codici speculari, uno 'pericoloso' e uno 'non
pericoloso': per stabilire se il rifiuto e' pericoloso o meno devono
essere determinate le proprieta' di pericolo che possiede; anche un
modesto produttore di rifiuti, dal parrucchiere al carrozziere,
rischia di dover studiare nozioni da Politecnico per riuscire a
classificare correttamente i propri rifiuti". "In piu' - aggiunge -
quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non possono
essere determinate, il rifiuto viene classificato automaticamente come
pericoloso: e' una circostanza che moltiplichera', in molti casi
inutilmente, il numero dei cosiddetti rifiuti pericolosi, facendo
impennare i costi di gestione e di smaltimento per le imprese". "Con
questa norma - sottolinea - sono diventati pericolosi, a mero titolo
presuntivo, parecchi rifiuti che prima non erano considerati tali, del
tutto simili a quelli prodotti dai privati cittadini e smaltiti con la
raccolta urbana, con pesanti conseguenze sanzionatorie e gestionali
per i gestori e per i produttori, soprattutto per quelle realta' di
piccole dimensioni come gli artigiani". "Infatti questi rifiuti -
spiega il segretario dellaClaai - non potranno piu' essere gestiti
negli stessi impianti utilizzati fino a oggi: il sistema nazionale di
smaltimento e di recupero rischia il collasso". "Facciamo appello al
Governo affinche' si renda conto della grave situazione che si e'
creata: in questo modo si accentua la gia' precaria salute di tante
aziende. Occorre mettere in campo delle deroghe ed esonerare
totalmente i piccoli produttori di rifiuti", conclude il segretario
generale della Claai. (com/chi) 181419 FEB 15 NNNN
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9COLONNE

RIFIUTI, CLAAI: NUOVA CLASSIFICAZIONE IN DL COMPETITIVITÀ È FOLLIA BUROCRATICA

(9Colonne) Roma, 19 feb - "La nuova classificazione dei rifiuti,
prevista nel decreto competitività, è l'ennesima follia burocratica
che penalizzerà soprattutto i piccoli produttori artigiani". Lo
dichiara, in una nota, il segretario generale della Confederazione
libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco Accornero. "I
problemi - spiega Accornero - sorgono quando un rifiuto è classificato
con codici speculari, uno 'pericoloso' e uno 'non pericoloso': per
stabilire se il rifiuto è pericoloso o meno devono essere determinate
le proprietà di pericolo che possiede; anche un modesto produttore di
rifiuti, dal parrucchiere al carrozziere, rischia di dover studiare
nozioni da Politecnico per riuscire a classificare correttamente i
propri rifiuti". "In più - aggiunge - quando le sostanze presenti in
un rifiuto non sono note o non possono essere determinate, il rifiuto
viene classificato automaticamente come pericoloso: è una circostanza
che moltiplicherà, in molti casi inutilmente, il numero dei cosiddetti
rifiuti pericolosi, facendo impennare i costi di gestione e di
smaltimento per le imprese". "Con questa norma - sottolinea - sono
diventati pericolosi, a mero titolo presuntivo, parecchi rifiuti che
prima non erano considerati tali, del tutto simili a quelli prodotti
dai privati cittadini e smaltiti con la raccolta urbana, con pesanti
conseguenze sanzionatorie e gestionali per i gestori e per i
produttori, soprattutto per quelle realtà di piccole dimensioni come
gli artigiani". "Infatti questi rifiuti - spiega il segretario
dellaClaai - non potranno più essere gestiti negli stessi impianti
utilizzati fino a oggi: il sistema nazionale di smaltimento e di
recupero rischia il collasso". "Facciamo appello al Governo affinchè
si renda conto della grave situazione che si è creata: in questo modo
si accentua la già precaria salute di tante aziende. Occorre mettere
in campo delle deroghe ed esonerare totalmente i piccoli produttori di
rifiuti", conclude il segretario generale della Claai. (red) 191417
FEB 15
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ASKANEWS

Ddl concorrenza, Claai: nuova classificazione rifiuti e' follia =

"Carrozziere rischia di dover studiare nozioni da Politecnico"

(askanews) - Roma, 20 feb 2014 - La nuova classificazione dei rifiuti
prevista nel ddl concorrenza "e' l'ennesima follia burocratica che
penalizzera' soprattutto i piccoli produttori artigiani". Lo sostiene
il segretario generale della Confederazione libere associazioni
artigiane italiane (Claai), Marco Accornero, secondo cui "i problemi
sorgono quando un rifiuto e' classificato con codici speculari, uno
'pericoloso' e uno 'non pericoloso': per stabilire se il rifiuto e'
pericoloso o meno devono essere determinate le proprieta' di pericolo
che possiede; anche un modesto produttore di rifiuti, dal parrucchiere
al carrozziere, rischia di dover studiare nozioni da Politecnico per
riuscire a classificare correttamente i propri rifiuti". "In piu' -
spiega Accornero - quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono
note o non possono essere determinate, il rifiuto viene classificato
automaticamente come pericoloso: e' una circostanza che
moltiplichera', in molti casi inutilmente, il numero dei cosiddetti
rifiuti pericolosi, facendo impennare i costi di gestione e di
smaltimento per le imprese". Con questa norma "sono diventati
pericolosi, a mero titolo presuntivo, parecchi rifiuti che prima non
erano considerati tali, del tutto simili a quelli prodotti dai privati
cittadini e smaltiti con la raccolta urbana, con pesanti conseguenze
sanzionatorie e gestionali per i gestori e i produttori, soprattutto
per quelle realta' di piccole dimensioni come gli artigiani". "Infatti
questi rifiuti - aggiunge il segretario della Claai - non potranno
piu' essere gestiti negli stessi impianti usati fino a oggi: il
sistema nazionale di smaltimento e di recupero rischia il collasso.
Facciamo appello al governo affinche' si renda conto della grave
situazione che si e' creata: in questo modo si accentua la gia'
precaria salute di tante aziende. Occorre mettere in campo - conclude
- delle deroghe ed esonerare totalmente i piccoli produttori di
rifiuti". Glv 201616 FEB 15 NNNN
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YAHOO FINANZA
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