Martedì 21 ottobre CLAAI, unitamente alle altre Organizzazioni Datoriali dell’Artigianato e FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL, ha sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle piccole e medie imprese dei settori Moda, Chimica, Ceramica e Decorazioni piastrelle in terzo fuoco, scaduto il 31 dicembre 2022.
L’accordo sarà valido dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026 e prevede i seguenti incrementi retributivi lordi mensili differenziati per i diversi settori da riparametrare a seconda dei livelli:
- Settore Moda
Previsto un aumento a regime di 200 euro al livello 4 per tessile, abbigliamento, calzature, pelli e cuoio, occhiali, giocattoli, penne, spazzole e pennelli.
Riconosciuto anche un una tantum di 850 euro, che sarà erogato in quattro tranche:
ottobre 2025 (75 euro), novembre 2025 (350), dicembre 2025 (150) e aprile 2026 (275).
- Settori Chimica e affini
Gli aumenti vanno da 161 a 191 euro a seconda del comparto e del livello di inquadramento:
Chimica e settori accorpati: 191 euro (livello D)
Plastica e gomma: 167 euro (livello V)
Abrasivi, ceramica e vetro meccanizzato: 161 euro (livello D1)
Vetro (seconda lavorazione): 161 euro (livello 4)
Vetro (soffio a mano e semiautomatico): 161 euro (livello 5)
Previsto inoltre un una tantum di 1.040 euro, da corrispondere in quattro tranche:
ottobre 2025 (90 euro), novembre 2025 (430), dicembre 2025 (180) e aprile 2026 (340).
- Decorazioni piastrelle in terzo fuoco
Per questo comparto, aumento complessivo di 150 euro al livello D e una tantum di 490 euro, erogata in quattro tranche:
ottobre 2025 (40 euro), novembre 2025 (205), dicembre 2025 (80) e aprile 2026 (165).
Per ciò che attiene alla parte economica, vi evidenzio che l’accordo, raggiunto al termine di una complessa trattativa, prevede un incremento complessivo in termini percentuali inferiore rispetto a quanto certificato dall’ISTAT nella previsione IPCA per il quadriennio di vigenza del CCNL (2023-2026) e, inoltre, le decorrenze delle tranches di aumento contrattuale decorrono nell’ultimo anno di vigenza contrattuale a partire dal 1 gennaio 2026.
A tal proposito, si auspica che con la prossima legge di bilancio tali incrementi possano essere tassati con un’aliquota flat al 5% così come recentemente dichiarato dal governo.
Dal punto di vista normativo, si registra, in particolare, che nella disciplina del contratto a tempo determinato è stata confermata la possibilità di stipulare, rinnovare o prorogare i rapporti ordinari per i periodi successivi ai primi dodici mesi a fronte delle causali individuate dalle Parti sociali.
Sono stati revisionati i periodi di preavviso in caso di licenziamento e di dimissioni.
Anche i periodi di prova disciplinati nel CCNL sono stati rimodulati prevedendo delle durate superiori rispetto alla precedente disciplina.