Presentata oggi alla Camera la relazione annuale dell’Inail. Per la Claai i dati positivi rispecchiano l’impegno delle imprese. Adesso occorre intervenire abbassando i costi a carico delle aziende.
Infortuni sul lavoro ancora in calo: in tutta Italia nel 2013 sono stati 457mila, con 660 casi mortali. La flessione percentuale rispetto all’anno precedente è pari, rispettivamente, al 9% e al 17%.
I dati, contenuti nella relazione annuale dell’Inail presentata a Montecitorio dal presidente Massimo De Felice, alla presenza della vicepresidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, e del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
“Apprendiamo questi dati – commenta il segretario generale Claai, Marco Accornero – con particolare sollievo e nella consapevolezza che gli imprenditori artigiani italiani abbiano notevolmemnte contribuito al conseguimento del sensibile calo di infortuni e decessi sui luoghi di lavoro.”
“Questi risultati – rimarca Accornero – testimoniano l’impegno e lo scrupolo delle aziende sul tema della sicurezza e della salute sul lavoro. Ora ci attendiamo pari attenzione da parte dell’Inail attraverso una equivalente diminuzione degli oneri a carico delle imprese, se pensiamo che ben più del 18% degli infortuni riconosciuti sul lavoro sono avvenuti “fuori dall’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere” (tragitto casa-lavoro). Percentuale che sale fino a quasi il 57% nel caso degli incidenti che hanno avuto un esito mortale sostanzialmente al di fuori dell’impresa.”