L’Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato (Ebna) ha comunicato stamane di aver ricevuto la somma di 375 milioni di euro, stanziata dal Governo con il Decreto Agosto, per il pagamento della cassa integrazione dei lavoratori del comparto artigiano.
Il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (Fsba), composto da rappresentanti sindacali confederali ed associazioni di categoria come Claai, provvederà nel giro di 24-48 ore a pagare le prestazioni per i periodi di sospensione lavorativa causa Covid di maggio, giugno e prima metà di luglio a 440.447 lavoratrici e lavoratori dell’artigianato.
Le risorse economiche versate oggi, pure cospicue, però non sono sufficienti al pagamento di tutte le prestazioni della prima fase di cassa integrazione, che va da febbraio a luglio 2020 (successivamente sono state disposte altre 9 settimane di cassa integrazione più altre 9 con condizionalità, con specifico finanziamento).
Dai calcoli di Ebna sarebbero necessari nell’immediato altri circa 50 milioni di euro, circostanza che vedrà impegnato l’Ente al Ministero del Lavoro per reperire le risorse a saldo al più presto.
Fsba ha erogato sino ad oggi prestazioni temporanee Covid a 725.497 lavoratori, molti dei quali nelle prossime ore riceveranno ulteriori versamenti appunto, per una spesa pari a 1.088.786,61 euro, di cui 260 milioni anticipati con propri fondi ed in attesa di rimborso.
“Si tratta di una notizia positiva e attesa con trepidazione – commenta il presidente Claai, Stefano Fugazza -. Il ritardo che si è accumulato in questi mesi è grave. Auspichiamo che a brevissimo termine vengano versate le risorse mancanti per chiudere la prima fase e che con altrettanta celerità si provveda poi a dotare Fsba dei fondi necessari per i pagamenti delle ulteriori 9+9 settimane di prestazioni concesse. Come associazione di categoria vigileremo e solleciteremo il Governo a questo importante adempimento.”