La CLAAI-Confederazione Nazionale Libere Associazioni Artigiane interviene nel dibattito tra Governo e sindacati in merito all’esenzione di alcune categorie di lavoratori dall’innalzamento dell’età pensionabile. Lavori gravosi svolti anche da autonomi e titolari.


“Nell’esentare dall’aumento dell’età pensionabile alcune professioni individuate come gravose occorre considerare, oltre ai dipendenti, anche i lavoratori autonomi e i titolari delle imprese, soprattutto artigiane, che svolgono personalmente e direttamente le medesime mansioni dei loro collaboratori.”

La CLAAI-Confederazione Nazionale Libere Associazioni Artigiane interviene nel confronto in atto tra Governo e sindacati in merito all’innalzamento dell’età pensionabile e alle categorie da escludere dal provvedimento a causa del maggiore impegno fisico delle specifiche mansioni, auspicando una attenzione non solo per i lavoratori dipendenti delle aziende interessate, ma anche per i loro titolari e per i lavoratori autonomi che operano nelle medesime categorie giudicate gravose, come per esempio l’edilizia e i trasporti.

“Riteniamo opportuno – commenta il segretario generale Marco Accornero – intervenire a favore dei lavoratori impegnati  in lavori usuranti, evitando loro un allungamento dell’impegno lavorativo secondo quanto previsto dalla riforma pensionistica. Al tempo stesso però bisogna evidenziare che anche i lavoratori autonomi e i titolari di imprese artigiane che operano nei medesimi settori individuati come gravosi sono sottoposti a identiche sollecitazioni e usure. Pertanto auspichiamo che vengano considerati con eguale attenzione ed equamente esentati dall’innalzamento dell’età di quiescenza”.