“Diciamo sì alla patente a crediti prevista dal DL 2 marzo 2024, n.19 – che dal 1° ottobre diventerà obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili – a condizione che questa sia uno strumento di semplificazione dell’attività burocratica nella gestione dei cantieri e sostituisca i 30 documenti che gli artigiani devono produrre prima di entrare in un cantiere.”
È questa, in sintesi, la posizione espressa da CLAAI all’incontro delle associazioni datoriali e sindacali col Ministro del Lavoro Marina Calderone in vista della conversione in legge del DL e della definizione dei vari provvedimenti attuativi. CLAAI ha contribuito al dibattito con un documento ufficiale che sarà messo a disposizione del tavolo tecnico che si aprirà da lunedì 18 marzo.
Secondo Sandro Carta, responsabile nazionale del settore Salute e Sicurezza sul Lavoro di CLAAI “una patente a punti ben organizzata può snellire l’iter burocratico dando chiarezza sui documenti realmente necessari a dimostrare l’applicazione degli adempimenti indispensabili per garantire sicurezza. Ci riferiamo sicuramente agli aspetti di formazione, di sorveglianza sanitaria e di dispositivi di protezione”.
Crediamo – ha aggiunto Carta – che il tema della qualificazione delle imprese debba diventare davvero centrale per essere un deterente vero al sommerso e alle aziende irregolari che ancora oggi sono presenti nei cantieri. Si può partire dalla formazione dei datori di lavoro per i quali attendiamo una risposta dalla conferenza Stato regioni dal giugno 2022. Riteniamo che, sulla base dell’art. 18 del D.lgs. 81/08, intitolato Obblighi del Datore di Lavoro e del Dirigente, la formazione che deve essere impartita al Datore di Lavoro che non svolge già il Ruolo di RSPP interno all’azienda, sia equiparata a quella già prevista per il Dirigente.
“La sicurezza sul lavoro è un tema di tutti, che dev’essere affrontato in modo serio, concreto e costruttivo. È anche una preoccupazione e una priorità del governo fin dai primi mesi del suo insediamento” ha commentato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone. “Siamo il governo – ha aggiunto il Ministro che prima e più di tutti ha rafforzato il numero e gli strumenti a disposizione degli ispettori del lavoro: tra quelli che abbiamo già assunto e quelli previsti dalle nuove norme, ai 2.300 che avevamo ne abbiamo aggiunti oltre 1.600. Non succedeva dal 2006. Abbiamo già ottenuto un aumento del 20% delle ispezioni nel 2023, quest’anno con le nuove risorse le aumentiamo del 40%. Abbiamo anche raddoppiato le risorse dell’Inail per la prevenzione in salute e sicurezza sul lavoro, 1 miliardo e mezzo di euro. Abbiamo investito sulla formazione, fin dai banchi di scuola. E abbiamo introdotto nuove misure, a partire da quella patente a punti che i sindacati chiedono da anni. E che ovviamente non attribuisce un punteggio alla vita umana, che ha un valore incalcolabile, ma fissa una soglia di crediti sotto la quale l’azienda non può svolgere più la sua attività. Per questo, la chiamerò d’ora in poi patente a crediti. Infine, abbiamo rinvigorito il regime sanzionatorio, anche sotto il profilo penale. Invito tutti – forze politiche e parti sociali – a unirsi in un impegno e uno sforzo comuni, perché comune è l’obiettivo: garantire vite umane”.